"Al di là delle classifiche, che
rappresentano uno strumento importante ma sempre delicato, mi fa
particolarmente piacere osservare come la comunità accademica
universitaria stia riscoprendo un senso di appartenenza e di
missione comune, al servizio del benessere del territorio e
delle persone": Maurizio Oliviero, rettore dell'Università degli
Studi di Perugia, commenta così la ricerca del Censis che la
vede ancora prima tra i grandi Atenei statali. "Un risultato
condiviso che è il frutto del lavoro quotidiano, svolto con
serietà, passione e competenza, dal corpo docente e dal
personale tecnico, amministrativo, bibliotecario e cel ma anche
del preziosissimo apporto di idee e proposte di studentesse e
studenti, che ci stanno sostenendo con grande entusiasmo e che
rappresentano innanzi tutto il nostro presente, oltre che il
nostro futuro" ha aggiunto.
"Tutti insieme - ha evidenziato ancora Oliviero -, siamo
riusciti a trasformare una situazione di emergenza in una grande
opportunità di crescita. Il nostro entusiasmo comune ci ha
premiati. Un altro dato significativo è l'aumento dell'interesse
dimostrato da aziende nazionali e internazionali nei confronti
delle nostre laureate e dei nostri laureati. In considerazione
di tutto questo, diviene oggi più che mai strategica una visione
e un'azione comune dell'Università con le istituzioni e le
imprese del territorio. Alle giovani e ai giovani che devono
scegliere il loro percorso di crescita, professionale e umana,
dico: venite all'Università degli Studi di Perugia. Qui
troverete eccellenza scientifica, didattica di prim'ordine,
grande apertura alle opportunità che il mondo può offrirvi e
facilità di ingresso nel mondo del lavoro. Siete voi la nostra
risorsa più importante".
"Particolarmente significativo" è considerato che l'Ateneo ha
fatto registrare una "straordinaria crescita" delle
immatricolazioni, del 45% contro la media italiana del 4,4%,
"divenendo così l'Università con l'incremento maggiore nel
Paese.
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