La Regione ha avviato un nuovo
sistema dell'accreditamento istituzionale della sanità umbra e
il primo febbraio si è svolto il primo audit di verifica della
qualità presso un ambulatorio di Marsciano. Lo ha reso noto
l'assessore Luca Coletto in occasione dell'aggiornamento
settimanale sulla pandemia in Umbria. "Siamo arrivati a questo
risultato dopo un complesso e impegnativo lavoro di riforma del
modello di accreditamento della Regione Umbria che era fermo dal
2018 e che adesso risulta conforme a tutti gli standard
nazionali stabiliti dalla Conferenza Stato-Regioni e da Agenas e
che mirano a una sempre maggiore trasparenza, terzietà,
imparzialità a tutela e garanzia della sicurezza e della qualità
delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie" ha aggiunto.
Il nuovo modello, adesso interamente governato e gestito dal
pubblico - è stato sottolineato -, coinvolge due strutture
regionali (l'Oaia, Organismo amministrativamente e
istituzionalmente accreditante, e l'Otar, Organismo tecnicamente
accreditante regionale) e si avvale della collaborazione della
neonata società regionale PuntoZero. Sono stati selezionati e
formati oltre 50 auditor, tra valutatori ed esperti tecnici e al
momento, è in corso la digitalizzazione dell'intero processo
visto che già da qualche mese le strutture sanitarie possono
presentare istanza di accreditamento direttamente on-line.
In circa un anno e mezzo - è stato spiegato ancora -, sono
stati approvati numerosi atti amministrativi e regolamentari per
definire compiutamente il complesso sistema di gestione
dell'accreditamento istituzionale e, nell'ottica del
miglioramento continuo, nei prossimi mesi "saranno necessari
ancora ulteriori aggiustamenti amministrativi".
"Le strutture sanitarie e sociosanitarie umbre - ha detto
l'assessore - hanno collaborato fattivamente al raggiungimento
di questo primo risultato, dimostrando comprensione per il
difficile lavoro che stiamo svolgendo e una forte determinazione
a conseguire l'obiettivo comune, nell'interesse di tutti i
cittadini, di realizzare un sistema sanitario regionale sicuro e
di qualità".
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