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Al via la demolizione del maxi complesso ex Palazzetti

Al via la demolizione del maxi complesso ex Palazzetti

Prisco: 'Un altro simbolo del riscatto di legalità della città'

PERUGIA, 21 marzo 2024, 14:34

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Con una riduzione della cubatura prevista pari alla metà del volume attuale, ha preso il via nel quartiere perugino di Ponte San Giovanni la demolizione del maxi complesso ex Palazzetti, lungo via Adriatica.
    "Una ferita urbana che si rimargina" in un'area che "da ecomostro diventa eco quartiere", ha detto l'assessore comunale all'Urbanistica Margherita Scoccia. Il progetto, chiamato Ps5g, è finanziato con fondi Pinqua, il Programma innovativo per la qualità dell'abitare. Il complesso, già acquisito dall'Ater, diventerà entro febbraio 2026 "un'area della città con un volto assolutamente nuovo". L'ha sottolineato il sindaco Andrea Romizi, che in occasione dell'avvio delle demolizioni ha ricordato l'impatto dei vari progetti Pinqua per il quartiere.
    "Si entra nel vivo del progetto per un complesso con una fama non positiva", ha aggiunto il presidente di Ater Emiliano Napoletti, sottolineando che rinascerà "con standard di alta efficienza energetica". L'area di via Adriatica, da anni nel degrado, ricordata per le infiltrazioni della criminalità organizzata e oggetto di un fallimento, nella sua nuova veste porterà "una nuova qualità dell'abitare con un mix di alloggi, spazi comuni, servizi".
    Nel dettaglio è prevista la demolizione di due dei quattro edifici, passando da 72mila e 35mila metri cubi, considerando che negli altri saranno eliminati due piani. Nell'ottica di una "rigenerazione anche di tipo sociale" saranno realizzati servizi, come strutture educative, una piazza, un asilo, un parco della musica. La revisione degli spazi, permetterà di ricavare 42 appartamenti.
    All'avvio dei lavori, con la demolizione di alcune terrazze, hanno preso parte anche il sottosegretario all'Interno Emanuele Prisco e l'assessore regionale ai Lavori pubblici, Enrico Melasecche. A fotografare la fase 1 della demolizione anche tanti residenti del popoloso quartiere, dove c'era grande attesa per l'opera che cancella anni di degrado.
    Il progetto Pinqua 1, dal valore complessivo di oltre 22 milioni di euro (la partita del complesso di via Adriatica ne vale da sola 12), è strettamente connesso ad interventi di valorizzazione dei siti museali ed archeologici delle necropoli etrusche dei Volumni e del Palazzone.
    "Oggi - ha sottolineato Prisco - viene demolito l'ecomostro di Ponte San Giovanni, simbolo del tentativo di infiltrazione da parte delle mafie e di una urbanistica smodata che cadeva sulla testa dei cittadini: questo edificio lascerà il posto ad un quartiere ecosostenibile e a misura di cittadino grazie a questa iniziativa delle istituzioni locali con i fondi del Pnrr.
    Nel giorno in cui celebriamo le Vittime innocenti delle mafie, siamo qui anche a testimoniare l'importanza di far fronte comune contro l'illegalità. Oggi con questo abbattimento, diamo un altro simbolo al riscatto di legalità della città, grazie al lavoro sinergico ed incessante di Forze dell'ordine e magistratura, supportate da una cittadinanza caratterizzata da uno spiccato senso di legalità. La lotta alle mafie è un caposaldo per il governo nazionale e per questa città: una lotta in cui non ci sono parti e fronti ma che si basa su una profonda identità comune della città e nella condivisione profonda dei cittadini. La trasformazione da 'male' a 'bene' è il miglior modo per onorare tutte quelle persone che per servizio, per scelta di libertà e legalità o senza colpa sono caduti per mano della criminalità mafiosa".
   

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