Per fare fronte alle criticità nel
tracciare i casi Covid legate all'aumento esponenziale dei
contagi, la Regione Umbria sta attivando un ulteriore supporto a
questa attività tramite propri dipendenti del Servizio di
protezione civile e volontari dello stesso ambito, per arrivare
a un "significativo aumento" dell'attività. E' stato deciso
nell'odierna riunione del Centro operativo regionale.
La Regione - si spiega in un suo comunicato - è impegnata in
collaborazione con i singoli Comuni e i rispettivi Centri
operativi comunali, con Anci Umbria e con la Consulta regionale
del volontariato.
Presso alcuni Comuni - viene ricordato - è stato già
sperimentato "con successo", garantendo le opportune attività
formative, di accreditamento e rispetto delle norme sulla
privacy e trattamento dei dati personali, il supporto al
tracciamento condotto dalle Aziende sanitarie da parte del
volontariato di protezione civile, peraltro già fortemente
impiegato nella distribuzione dei dispositivi di protezione,
nelle attività di assistenza alla popolazione presso i centri
vaccinali e "drive-in", presso i Centri operativi comunali.
Alla riunione del Cor, coordinata dal direttore regionale per
la Protezione civile, Stefano Nodessi Proietti, hanno
partecipato l'assessore regionale, Enrico Melasecche, il
commissario all'emergenza, Massimo D'Angelo, il direttore
regionale alla Sanità, Massimo Braganti, il presidente di Anci
Umbria, Michele Toniaccini, rappresentanti della Consulta
regionale dei volontari di Protezione civile, e la maggior parte
dei sindaci umbri. A nome di tutti questi ultimi Toniaccini, ha
voluto sottolineare i "positivi rapporti e la grande
collaborazione con la Regione Umbria, ed in particolar modo con
la Protezione civile regionale e con il Commissario
straordinario, soprattutto in questa particolare fase di
emergenza".
Nel corso della riunione il Commissario D'Angelo ha inoltre
riferito di avere avuto contatti con il colonnello Marchi della
Difesa, e di aver fatto una specifica istanza per la
realizzazione di quattro "drive-in" sul territorio regionale con
personale militare per la somministrazione dei test antigienici,
ciò al fine di poter ridurre il periodo di quarantena gli
interessati.
Infine, è stato anche anticipato che a breve la Giunta
regionale adotterà una delibera relativa ad un accordo con il
sistema regionale delle farmacie per disporre la gratuità dei
test antigienici per tutti i soggetti in età scolare.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA