L'Umbria e l'Italia sono terre nelle quali "il lusso non solo si compra ma viene realizzato, unicità che va raccontata anche in un Paese quale la Cina". Lo ha sottolineato la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini in occasione del China day, a Orvieto. “Soprattutto una giornata di lavoro – ha detto - in vista del 2018, che sarà l’anno del turismo tra l’Europa e la Cina e che l’Italia aprirà nella prima metà di gennaio, a Venezia. Per noi rappresenta anche il contributo dell’Umbria, con il sistema delle Regioni, ad una occasione che è straordinaria, come consolidare le reazioni con un Paese come la Cina dove i turisti sono continuamente in aumento, sia in milioni di visitatori che crescono, sia per le mete che scelgono”.
“La prima meta del turismo cinese è l’Europa – ha ricordato Marini - e dentro l’Europa c’è anche l’Italia. Si tratta di un flusso che noi vogliamo intercettare e vogliamo attrezzarci per essere preparati ad accogliere un turismo che ha delle sue specificità nelle visite: accanto alla storia culturale e artistica c’è infatti la valorizzazione delle produzioni italiane, del lusso, dei nostri brand, dell’agroalimentare, a cominciare dal vino, quindi di tutte componenti che anche una regione come l’Umbria è in grado di mettere a disposizione e di valorizzare. Dobbiamo acquisire sia come istituzioni che come operatori competenze e conoscenze e quindi nell’ambito di relazioni reciproche, supportate dal Ministero, dal Governo e dalla Fondazione Italia Cina, avere chiaro quali sono le attese da parte degli operatori cinesi verso le mete di accoglienza e quindi – ha concluso la presidente umbra - come può essere l’Umbria, insieme alle sue città, il luogo per meglio accogliere questi visitatori”.
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