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Giunta, credito 48 mln diventi patrimonio Casinò

Giunta, credito 48 mln diventi patrimonio Casinò

Fosson, atto necessario per buon esito concordato

AOSTA, 21 giugno 2019, 15:09

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il credito postergato di 48 milioni di euro che la Regione Valle d'Aosta vanta nei confronti della Casinò de la Vallée spa dovrebbe confluire nel patrimonio della casa da gioco sotto forma di uno strumento finanziario partecipativo (Sfp). E' quanto prevede un disegno di legge approvato oggi dalla Giunta regionale.

"E' un atto necessario perché possano avverarsi tutte le condizioni utili al buon esito della procedura di concordato preventivo che noi ci auspichiamo", ha precisato il presidente della Regione Antonio Fosson. L'Sfp è "una possibilità che il codice civile ammette - ha spiegato Fosson - spesso utilizzata nell'ambito delle operazioni di ristrutturazione delle imprese in situazioni di crisi temporanea e che in questo caso consente di tutelare al meglio il patrimonio della regione, trasformando i crediti in apporti di capitale".

L'intervento finanziario non comporta una variazione del piano concordatario, secondo quanto precisato dalla Regione. L'obiettivo è di approvare il disegno di legge, che già dalla prossima settimana sarà in commissione, prima dell'assemblea dei creditori del Casinò convocata per il 9 luglio. "Avremo più di 18 voti", ha detto l'assessore Luigi Bertschy, facendo una previsione del voto in Consiglio regionale. 

Secondo l'assessore alle finanze Renzo Testolin (Union Valdotaine) questo disegno di legge "vuole dare una certezza al concordato e preservare l'integrità della Regione". L'assessore Luigi Berstchy (Uvp) sottolinea "la trasparenza nella quale sta lavorando il presidente della Regione su questo argomento e la serietà con la quale stiamo affrontando questa proposta; finalmente tutte le forze politiche potranno uscire dall'ambiguità sulla battaglia strumentale sulle persone e sostenere la proposta negli interessi della regione e dell'azienda".

Per l'assessore Albert Chatrian (Alpe) "c'era una zona non chiarissima, una zona d'ombra e questo era ed è un atto necessario perché si rischiava di non avere una certezza e di perdere queste risorse". Chatrian aggiunge: "Dopo aver ridotto i costi ancora elevati il Casinò è un'azienda che sta creando tanta liquidità e ci sono tutti i presupposti per poter pagare i debiti e poi avere la capacità e la robustezza di poter affrontare il proseguo". 
   

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