Un algoritmo che valuterà la massa
d'acqua spostata, l'altezza dalla linea di galleggiamento e
l'uso o meno di nuovi propulsori, fermerà le 'grandi navi' che
vogliono passare nel bacino di San Marco a Venezia. In attesa
che entrino in vigore le misure decise a novembre 2017
dall'ultimo 'Comitatone' - nell'arco di 3/4 anni è previsto che
le navi oltre 55mila tonnellate attracchino a Marghera - è la
Capitaneria di Porto di Venezia ad aver messo punto un nuovo
sistema basato su un algoritmo, che darà disco verde oppure
rosso ai giganti del mare. Non ci si baserà più sul
tonnellaggio, ma su una soluzione che analizzerà l'ingombro in
acqua delle navi, la loro altezza, la larghezza, e l'utilizzo o
meno di soluzioni a basso impatto ambientale. L'algoritmo -
riferisce 'Il Corriere del Veneto' - è stato già messo a punto,
discusso con i soggetti coinvolti (il Porto, la società che
gestisce il terminal della Marittima) - e la Capitaneria sarebbe
solo in attesa della formalizzazione delle decisioni dell'ultimo
Comitatone per testarlo. L'elemento che sembrerebbe incidere
maggiormente è l'altezza dei mega-scafi, che escluderebbe dal
passaggio in bacino San Marco le navi da crociera di ultima
generazione, da 140mila tonnellate in su, lunghe 330 metri e
alte quasi 70. Si tratterà in ogni caso di un'ordinanza
destinata ad essere transitoria, in attesa delle nuove
disposizioni fissate dal Comitato interministeriale di novembre.
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