(ANSA) - BOLOGNA, 24 APR - Il 2017 si chiude in crescita per
l'export dei distretti dell'Emilia-Romagna con un +2,7% rispetto
all'anno precedente, anche grazie ad un'accelerazione
nell'ultimo trimestre dell'anno (+4,1%). L'incremento annuale è
inferiore rispetto al complesso dei distretti italiani (+5,3%) e
al dato del sistema manifatturiero regionale (+6,8%). Sono
questi i principali dati che emergono dal Monitor dei distretti
industriali dell'Emilia-Romagna aggiornato al quarto trimestre
2017 curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo
e presentato a Bologna in un incontro a cui hanno partecipato
Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo, Giovanni
Baroni, presidente Piccola Industria della Confindustria
regionale, Giovanni Foresti e Carla Saruis, della Direzione
Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Buono l'andamento dell'export sui mercati maturi (+3,5%) che
rappresenta circa i due terzi del totale distrettuale, con una
forte crescita delle vendite in Spagna, Canada, Francia, Stati
Uniti e Giappone. Più lieve la crescita nei nuovi mercati
(+1,2%), trainati da Russia e Cina ma frenati da Polonia e
Indonesia.
Dall'analisi per singolo distretto emerge un quadro positivo:
hanno chiuso l'anno in crescita 14 distretti su 19.
Secondo Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa
Sanpaolo, "più elementi portano a pensare che i distretti
industriali dell'Emilia-Romagna possano continuare a essere un
punto di forza dell'economia della regione e dell'Italia. Su
tutti lo sviluppo di nuove imprese 'champion' (costituiscono il
15% del totale tra le imprese medio-grandi), imprese campioni di
crescita e redditività che si stanno affermando grazie ad un
buon posizionamento strategico, altamente dinamiche e in grado
di garantire un ricambio generazionale. In evidenza anche le
imprese amministrate da giovani (il 7% del totale) che sono però
ancora poche. Altrettanto importante è la nascita e lo sviluppo
di nuove specializzazioni 'distrettuali', come ad esempio la
filiera della cosmesi nelle province di Parma e Bologna, in
forte crescita sui mercati esteri". (ANSA).