Il Ritratto di dama di Lucia
Anguissola o Le tre grazie, un olio su tela già attribuito a
Francesco Vanni e a Rutilio Manetti, e recentemente restituito
alla mano di Ventura Salimbeni: sono tra i piccoli tesori che
scenderanno le scale della Galleria Borghese per arrivare dal
deposito in soffitta fino alle meravigliose sale così sempre
tanto meritatamente visitate. Per circa 1 mese, dal 4 gennaio al
7 febbraio 2022, la Galleria diretta da Francesca Cappelletti,
inaugura l'iniziativa "I quadri scendono le scale" per
valorizzare piccoli tesori che non trovano posto quotidianamente
nel percorso espositivo e sono custoditi nei depositi, situati
al di sopra dei piani espositivi e al momento non accessibili.
Si tratta di circa quindici opere che, a rotazione,
arricchiranno l'esposizione. Quadri di piccole dimensioni con
figure e paesaggi, su tela o tavola, ma anche rame,
prevalentemente di scuola fiamminga, ma non solo.
Di rilevo il nucleo di pittrici donne, tra cui il Ritratto
di dama di Lucia Anguissola, probabilmente il ritratto della
sorella Sofonisba, anche lei pittrice. Un volto delicato
incorniciato da un pizzo leggero e bordato di luce dorata, che
tiene fra le dita la collana a cordoncino, segno pittorico di
riconoscibilità di Lucia.
Oppure Le tre grazie, un olio su tela già attribuito a Francesco
Vanni e a Rutilio Manetti, e recentemente restituito alla mano
di Ventura Salimbeni. Il quadretto rappresenta un paesaggio
impreziosito da profili di luce, alla maniera di Paul Brill, al
centro del quale sono raffigurate le tre Grazie, Aglaia,
Eufrosine e Talìa, secondo la mitologia greca e romana, divinità
legate al culto della natura e della vegetazione, oppure,
secondo la visione neoplatonica, le tre facce dell'Amore, la
Castità, la Voluttà e la Bellezza, legate al culto di
Venere-Afrodite.
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