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Sindaci Via Lattea, Regione ci aiuti per innevamento e impianti

Sindaci Via Lattea, Regione ci aiuti per innevamento e impianti

Meneguzzi: "Ampliare bacini di accumulo acqua e farne di nuovi"

TORINO, 04 marzo 2024, 12:03

Redazione ANSA

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Questo primo weekend di marzo ha regalato alle montagne del Piemonte una abbondante nevicata, restano sul tavolo però ugualmente i temi connessi agli impianti sia di innevamento che di risalita. E i relativi costi. Per questo il 27 febbraio c'era stato un incontro in Regione Piemonte tra i sindaci del comprensorio della Via Lattea, il presidente, Alberto Cirio. "Gli impianti, originariamente di proprietà regionale quale eredità olimpica, poi trasferiti in proprietà ai Comuni e all'Unione con la Legge 8 del 2013 - ha ricordato Mauro Meneguzzi, sindaco di Sauze d'Oulx (Torino) e memoria storica dei sindaci dell'Unione Via Lattea, accompagnato dal vicesindaco Marco Tintinelli - sono certamente fondamentali per garantire la sicurezza e la fruibilità dei 400 chilometri di piste nella Via Lattea, ma la produzione di neve diventa sempre più onerosa e difficoltosa".
    "Le problematiche - spiega - sono collegate all'assoluta necessità di ampliare i bacini di accumulo dell'acqua e realizzarne, ove necessario, di nuovi nonché evitare, come accade attualmente, di pompare l'acqua da valle (Oulx e Cesana) sino a 2.000 metri, con conseguente altissimo costo di energia elettrica. Sarebbe assolutamente indispensabile - aggiunge - poter captare le acque superficiali visto che poi, naturalmente, la neve sciogliendosi ritorna nelle falde acquifere. Un procedimento di buon senso che, oltre ad abbattere i costi, avrebbe anche un minor impatto ambientale".
    "Relativamente ai costi di produzione - precisa - l'importo del contributo che viene messo a bando è fermo ormai da dieci anni con conseguente impossibilità di produrre, ovviamente, con l'aumento dei costi e l'inflazione che in dieci anni è stata complessivamente su basi Istat del 26%, congrue quantità di neve. A distanza di quasi vent'anni dall'evento olimpico - chiude - per gli impianti di risalita si avvicinano le scadenze delle revisioni e naturalmente, per semplice usura dei componenti, degli interventi manutentivi straordinari, cui i Comuni non possono assolutamente far fronte e anche su questo dono un ulteriore aiuto alla Regione".
   

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