Le sue prime, attese, parole ai fedeli raccolti in piazza San Pietro in un'insolito orario notturno sono severe: ''Vi siete dimenticati di Dio, non vi sarò mai vicino, non ho nulla da dire a chi nutre dubbi, siete voi che dovete provare che Dio non esiste. Dio esiste''. Non vi indicherò nessuna strada: cercatela''. Quando lo illuminano con una luce laser verde di quelle che vendono per strada, la sua reazione sarà dura: ''Come osate? Non so se voi mi meritate''. The Young Pope, è l'attesa serie in dieci puntate firmata dal premio Oscar Paolo Sorrentino con protagonista Jude Law (Pio XIII), in onda dal 21 ottobre su Sky Atlantic HD. Una produzione originale Sky, Hbo e Canal+, prodotta da Wildside e coprodotta da Haut Et Court Tv e Mediapro, già venduta in 110 paesi. ''Sono consapevole che non è una serie provocatoria - ha detto Sorrentino perché so come va a finire, bisogna avere la pazienza di vedere tutte e 10 le puntate: non è facile recintare in poche parole un film così lungo su un mondo così complesso, ma se dovessi fare una sintesi direi che fotografa una o più solitudini che abitano un territorio compresso e limitato che di per sé è già il manifesto dell'isolamento e della solitudine. Il Vaticano è uno stato atipico, una città diversa da tutte le altre, un posto in cui vuoi per i dogmi religiosi, vuoi per le leggi che ne regolano la quotidianità, la solitudine è un dato percepibile, qualcosa che puoi quasi toccare con mano".
Lenny Belardo alias Pio XIII è controverso, ma ancorato alle tradizioni, nessuno sa davvero cosa gli passa per la testa, ha sempre le sigaretta accesa fra i denti, insomma fuma come un dannato, beve coca cola alla ciliegia, vorrebbe la musica sempre accesa, ma quando dorme sta sereno? No qui arriva il bello. La scena iniziale di lui che esce adulto caponi vestito di bianco da sotto una piramide di bimbi addormentati è da brividi, un meraviglioso sogno geniale di Sorrentino, al di là dei pregiudizi. Non fermatevi alle apparenze aspettate. Pio XIII è orfano, cresciuto in un collegio da Diane Keaton, suor Mary che nominerà guarda caso sua assistente segretario personale. Ma questo papa non riesce a mentire, ha una memoria prodigiosa è bello come il Donatello. E' indecifrabile, vendicativo, ma per altri aspetti struggente. Solitario, contraddittorio, rinvia la prima omelia dal balcone di San Pietro, perché vuole essere irraggiungibile come una rockstar, invisibile come Salinger e Mina (parole sue) e Bansky. E infatti vuole restare nella penombra, meno ti fai vedere più diventi potente.
Molte le scene forti: quando il Papa sogna di esortare i fedeli a masturbarsi, a inseguire la libertà e la felicità ognuno come gli va senza sensi di colpa. Quando Law chiede al capo della congregazione per il clero: sei omosessuale? E lui dopo un silenzio risponde: sì. Nelle prime due puntate della serie, già proiettate alla mostra di Venezia, si vedono le prime ore di Pontificato di Lenny Belardo. ''Questo ruolo mi ha dato l'opportunità di interpretare un personaggio pieno di contraddizioni - dice Jude Law - e se in un primo tempo l'idea di portare sul grande schermo un Papa mi ha messo un pò di panico, Paolo mi ha fatto capire che andava pensato semplicemente come un uomo cui è capitato di essere Papa. Così ho finito per interpretarlo''. Come definirebbe il suo papa, un tipo eccessivamente contraddittorio o fuori delle regole, l'attore ha risposto: ''Il mio compito è stato quello di scavare nel suo profondo. Lenny non è un bugiardo, è uno che dice sempre la verità, ha una memoria prodigiosa, quindi dovevo comprendere i suoi cambi di opinione. Quello di Lenny è un percorso di grande cambiamento, anche interiore''.
Sogna la sua prima omelia in Piazza San Pietro come un discorso radicalmente e rivoluzionariamente progressista, ma nel suo agire si rivela arrogante, decisionista e complesso: nelle sue stesse parole amante della formalità, insofferente irascibile, vendicativo, che da sempre si è "allenato" a rimanere inafferrabile per il suo interlocutore. Le sue azioni sono sì rivoluzionarie e sconvolgenti ma in una direzione tutta diversa e imperscrutabile, che sconvolge i poteri e gli equilibri vaticani. Dove condurrà l'agire di Papa Pio XIII, nella serie di Paolo Sorrentino, è tutto da scoprire. Ma è chiaro che la sua è una figura capace di essere angelica e doppiogiochista assieme, coacervo di contraddizioni tutte da risolvere: che sono le contraddizioni della Chiesa, della Fede e dell'Uomo. Nel cast stellare la premio Oscar Diane Keaton (Suor Mary), Silvio Orlando (Cardinal Voiello), Scott Shepherd (Cardinal Dussolier), Cecile de France (Sofia), Javier Camara (Cardinal Gutierrez), Ludivine Sagnier (Esther), Tony Bertorelli (Cardinal Caltanissetta) e James Cromwell (Cardinal Michael Spencer).
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