Dalle ferrovie agli aeroporti, ai gasdotti, ai porti: il fondo Usa GIP (Global infrastructure partners) è il più grande del mondo specializzato in infrastrutture. Con oltre 40 miliardi di dollari gestiti per i propri investitori GIP viene fondata nel 2006 da Bill Woodburn, ingegnere, già a capo delle infrastrutture di General Electric e da due manager di Credit Suisse, Adebayo Ogunlesi e Matt Harris.
Tre i fondi della società: GIP I che nel 2008 ha raggiunto i 5,7 milioni di dollari, GIP II chiuso con 8,3 milioni di dollari ne 2012 e GIP III, lanciato nel 2017, da 15,8 miliardi di dollari il più grande fondo mai dedicato alle infrastrutture. Con sedi negli Stati Uniti, a Londra e in Australia, GIP che concentra le sue attività nelle infrastrutture in 3 settori -trasporti, energia e trattamento dei rifiuti- ha in portafoglio 6 società energetiche, 5 industriali e 5 per i servizi pubblici. In Europa, oltre che in Italia, ha effettuato acquisizioni in Germania e Spagna ed ha un'importante presenza nel Regno Unito. Ecco una sintesi dei principali investimenti
- TRASPORTO AEREO E FERROVIARIO: a Gip fanno capo l'aeroporto londinese di Gatwick e l'aeroporto di Edimburgo. In portafoglio fino al 2016 anche il London city comprato nel 2006 per 750 milioni di sterline e poi ceduto nel 2016 per 2 miliardi. Nel settore sei treni di Gip è la Pacific national per il trasporto merci e la logistica ferroviaria in Australia.
- SETTORE MARITTIMO: Nel portafoglio il Terminal Investment Limited ossia la divisione di Msc per la gestione globale dei porti e i porti di Brisbane e Melbourne.
- ENERGIA: Importante anche l'attività nel campo energetico con gasdotti, attività di storage e trasporto di prodotti petroliferi e infrastrutture per le rinnovabili con società a Singapore, Spagna e Germania dove è in partnership con Dong Energy leader mondiale dell'energia eolica per un progetto nel mare del Nord.
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