Dal 13 marzo al 30 giugno 2024 è
esposta presso il cancello esterno dell'Ambasciata d'Italia di
Sofia la mostra dal titolo "100 vasi di design italiano.
Fabbricare valore: inclusività, innovazione e sostenibilità",
sul lato di via Parizh. Un progetto del Ministero degli Affari
Esteri e della Cooperazione Internazionale Italiano realizzato
in collaborazione con la casa editrice di libri d'arte SKIRA,
dell'Ambasciata d'Italia in Sofia e dell'Istituto Italiano di
Cultura di Sofia. Con il tema di quest'anno si vuole porre
l'accento sul processo produttivo, che porta alla creazione di
oggetti di disegno industriale "belli" da un punto di vista
estetico, ma anche di elevato valore "materiale", come risultato
di materie prime di qualità e di processi di fabbricazione che
uniscono alla tradizione e artigianalità le più moderne tecniche
in termini tecnologici e di sostenibilità ambientale.
L'eccellenza italiana nel campo del design passa attraverso
varie tipologie, ma essenzialmente si concentra nel campo
dell'interior design. La mostra pannellare ripercorre
storicamente uno di questi temi al fine di individuare quella
"peculiarità italiana" che tutti riconoscono alle nostre
produzioni. Il vaso è un oggetto domestico e al contempo un
oggetto che si presta alle interpretazioni più varie, dove i
designer italiani si sono distinti per originalità e
riconoscibilità. I pannelli espositivi tramite testi e foto
illustrano la storia, le opere e gli aspetti più significativi
dei vasi dei designer italiani del Novecento.
L'esposizione è stata realizzata in occasione dell'VIII
Giornata del Design Italiano nel mondo, manifestazione promossa
dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale in coordinamento con il Ministero della Cultura,
l'Associazione per il Disegno Industriale, la Fondazione
Compasso d'Oro, il Salone del Mobile, la Triennale di Milano,
FederlegnoArredo, la Fondazione Altagamma e Confindustria.
I curatori della mostra sono Marco Meneguzzo, professore di
Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia di Belle Arti
di Brera, a Milano, e Enrico Morteo, architetto, professore,
critico e storico di design e architettura.
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