(ANSA) - CITTA DEL VATICANO, 13 NOV - Il Papa ha accolto oggi
una rappresentanza di giornalisti accreditati in Vaticano in
occasione della consegna dell'onorificenza ai 'decani' della
stampa vaticana Valentina Alazraki e Phil Pullella. "Al
giornalismo si arriva non tanto scegliendo un mestiere, quanto
lanciandosi in una missione, un po' come il medico, che studia e
lavora perché nel mondo il male sia curato. La vostra missione -
ha detto il Papa parlando ai giornalisti - è di spiegare il
mondo, di renderlo meno oscuro, di far sì che chi vi abita ne
abbia meno paura e guardi gli altri con maggiore consapevolezza,
e anche con più fiducia. È una missione non facile". "Con
l'onorificenza data a Valentina e Phil, oggi io voglio in
qualche modo - ha sottolineato Papa Francesco - rendere omaggio
a tutta la vostra comunità di lavoro; per dirvi che il Papa vi
vuole bene, vi segue, vi stima, vi considera preziosi".
Ci sono "tre verbi che mi pare possano caratterizzare il buon
giornalismo: ascoltare, approfondire, raccontare", ha detto
ancora Papa Francesco. "Ascoltare va sempre di pari passo con il
vedere, con l'esserci: certe sfumature, sensazioni, descrizioni
a tutto tondo possono essere trasmesse ai lettori, ascoltatori e
spettatori soltanto se il giornalista ha ascoltato e ha visto di
persona. Questo significa sottrarsi, e so quanto è difficile nel
vostro lavoro!, sottrarsi alla tirannia dell'essere sempre
online, sui social, sul web. Il buon giornalismo dell'ascoltare
e del vedere ha bisogno di tempo. Non tutto può essere
raccontato attraverso le email, il telefono, o uno schermo".
Bergoglio ha dunque rilanciato l'invito contenuto nel suo
Messaggio per la Giornata delle Comunicazioni: "consumare le
suole delle scarpe", "uscire dalle redazioni", "camminare per le
città", "incontrare le persone", "verificare le situazioni in
cui si vive nel nostro tempo". (ANSA).