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Sanremo: vescovo, eviti di essere amplificatore di ideologie

'Organizzatori sentano la responsabilità di questa vetrina'

(ANSA) - ROMA, 01 FEB - Il Festival di Sanremo, "pure rimanendo un evento 'leggero' da più di 70 anni, rappresenta una vetrina significativa dal punto di vista culturale e di costume.
    Pertanto, l'auspicio è che tutti coloro che concorrono alla riuscita dell'evento, a cominciare dal servizio pubblico che è la Rai fino ad arrivare al conduttore e agli artisti, sentano la responsabilità del valore di questa vetrina". Lo sottolinea il vescovo di Sanremo, mons. Antonio Suetta, in una intervista al Sir.
    Facendo riferimento alle polemiche degli scorsi anni su questioni non legate alla rassegna musicale, il vescovo dice: "Si può proporre buona musica, si può esprimere arte e si può divertire rimanendo dentro dei limiti che devono comunque rispettare quella che è la fisionomia del nostro Paese, della nostra società e della nostra storia. Negli ultimi anni purtroppo questo non è accaduto, perché da un certo punto di vista il Festival è naturalmente una cassa di risonanza per tendenze di costume e culturali, ma ultimamente è diventato anche amplificatore di determinate mode o ideologie che secondo me dovrebbero essere gestite e trattate in maniera diversa".
    (ANSA).
   

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