(ANSA) - CITTA DEL VATICANO, 14 OTT - "Cuori pieni di gioia".
È l'espressione che rappresenta i sentimenti della Chiesa in
Nigeria dopo la liberazione dei tre giovani seminaristi rapiti
lunedì scorso. In un messaggio inviato alla fondazione
pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, padre Emmanuel
Uchechukwu Okolo, cancelliere della Diocesi di Kafanchan,
comunica la buona notizia: "Con i cuori pieni di gioia, eleviamo
le nostre voci in una sinfonia di lodi mentre annunciamo il
ritorno dei nostri tre seminaristi, liberati appena 48 ore dopo
il loro rapimento" e continua sottolineando di aver già
coinvolto tutti i sacerdoti per la celebrazione di Messe di
ringraziamento per oggi, giovedì 14 ottobre.
I seminaristi rapiti sono tutti studenti di teologia del
quarto anno del Seminario Maggiore Cristo Re. Al momento
dell'attacco più di 130 seminaristi erano all'interno della
struttura, insieme al Rettore e allo staff. Sei persone sono
state ferite durante l'attacco, ma sono salve.
In un ulteriore messaggio inviato ad Aiuto alla Chiesa che
Soffre, padre Emmanuel Faweh Kazah, direttore dell'Albertine's
Institute e insegnante del seminario dal quale i giovani sono
stati rapiti, scrive: "Non ci lasceremo intimidire dalle minacce
provenienti da uomini e donne della malavita".
I cristiani sono sotto forte pressione in Nigeria, e non solo
a causa del terrore di Boko Haram nel nord. Da un lato c'è
l'acuirsi della violenza da parte della maggioranza musulmana di
etnia fulana che, apparentemente legata a conflitti tra pastori
e contadini per la terra, si è trasformata in una vera e propria
persecuzione, secondo le autorità della Chiesa che parlano
addirittura di un "lento genocidio". Dall'altro lato, la
profonda crisi finanziaria del Paese ha spinto molte persone
alla criminalità e ad utilizzare i rapimenti a scopo di
riscatto, trasformando la Chiesa in un bersaglio particolare.
Nonostante la Conferenza Episcopale abbia detto molto
chiaramente che la Chiesa non accetterà la logica dei riscatti,
i banditi tuttavia presumono che l'istituzione troverà i mezzi
per pagare la liberazione dei suoi fedeli. (ANSA).