(ANSA) - CATANZARO, 24 APR - Nel primo trimestre del 2018, il
saldo annuale tra iscrizioni e cessazioni di imprese in
Calabria, è stato di -421unità. A determinarlo hanno concorso
3.216 iscrizioni di nuove imprese (114 in meno rispetto alla
stessa rilevazione del 2017) e 3.637 cessazioni di imprese
esistenti (dato al netto delle cancellazioni d'ufficio). É
quanto emerge dai dati Movimprese elaborati dall'ufficio studi
della Camera di commercio di Crotone.
Per le iscrizioni si tratta di un dato migliorativo rispetto
al 2016, ma in calo rispetto al 2017, amplificato da un aumento
delle cessazioni d'impresa, anche al netto delle cancellazioni
d'ufficio, che fa quindi registrare un tasso di crescita
regionale negativo pari al -0,23%, in linea con il dato
nazionale che presenta un tasso di crescita negativo pari al
-0,25%. In maggioranza il calo riguarda le ditte individuali
(-885 unità, ed un tasso di sviluppo negativo pari al
-0,73%) e le società di persone che con un saldo di -171 imprese
fanno registrare un tasso di sviluppo negativo pari al -0,78%.
Saldi positivi, si registrano invece, per le società di capitali
che con ben 591 imprese in più rispetto alla precedente
rilevazione +1,71; in aumento anche le altre forme,
sostanzialmente consorzi e società cooperative che registrano un
aumento di 44 imprese e presentano un saldo positivo pari allo
0,62%.
L'analisi di dettaglio evidenzia che il saldo negativo
regionale è influenzato soprattutto dai tassi di crescita
registrati dalle imprese del Cosentino e delle province di
Catanzaro e Crotone. Le province di Vibo e di Reggio, pur
presentando un tasso di crescita negativo (-0,09%), si
posizionano tra le prime 20 posizioni nella graduatoria
provinciale per tasso di crescita. In prevalenza, tra le forme
giuridiche, ci sono le ditte individuali (65,1% del tessuto
imprenditoriale dell'intera regione); a seguire le società di
capitali (19,7%) e le società di persone, che rappresentano l'
11,6% del totale delle imprese. Esigua invece è la percentuale
delle altre forme giuridiche, che rappresentano il 3,7% del
tessuto imprenditoriale provinciale. Tra i saldi positivi,
Agricoltura, silvicoltura e pesca (+63 imprese); attività
professionali, scientifiche e tecniche (+12 imprese); attività
immobiliari (+4 unità). Sostanzialmente stabili i restanti
comparti. Il saldo negativo è da imputare principalmente alle
imprese commerciali (-537 aziende); al comparto delle imprese
edili (-228 imprese); alle imprese del comparto turistico -
ricettivo (-158 imprese). Altri saldi negativi si registrano
per: Attività manifatturiere (-134 imprese); altre
attività di servizi (-50 unità); Attività artistiche, sportive,
di intrattenimento e divertimento (-39 imprese); Attività
finanziarie ed assicurative (-35 unità); trasporto e
magazzinaggio (-24 imprese). (ANSA).