(ANSA) - NUORO, 07 GEN - Il mercato del lavoro dà segnali di
ripresa nella 'vecchia' provincia di Nuoro, che comprende anche
l'Ogliastra, e che conta 34mila imprese iscritte a Unioncamere.
Sono circa 600 le opportunità professionali programmate dalle
imprese del territorio nel mese di gennaio 2022, e saliranno a
1.630 nel trimestre gennaio-marzo, ma si stima che in 38 casi su
100, le aziende avranno difficoltà a trovare i profili
desiderati, fanno sapere dalla Camera di Commercio.
Rispetto a gennaio dello scorso anno sono 150 in più gli
ingressi stimati nel mondo del lavoro e + 460 in confronto al
trimestre gennaio-marzo 2021.
Uno scenario delineato dal Bollettino del Sistema informativo
Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal1, in seguito alle
indagini mensili sulle imprese attraverso la tecnica di
rilevazione Computer Assisted Web Interviewing (Cawi): la
somministrazione di un questionario incentrato sui profili
professionali e sui livelli di istruzione richiesti dalle
imprese. "Nonostante le notevoli difficoltà del periodo
pandemico che si sovrappongono ai deficit strutturali della
nostra provincia - commenta il presidente della Camera di
commercio di Nuoro, Agostino Cicalò - il tessuto imprenditoriale
del Nuorese e dell'Ogliastra continua a dare segnali di
resilienza dichiarando la propria volontà ad assumere nuovi
lavoratori. Le imprese iscritte alla Camera di Commercio di
Nuoro meritano un'attenzione e un sostegno mirato, da parte
degli enti regionali e governativi, che consentano di superare
la fase pandemica. Il sostegno - prosegue Cicalò - non deve
essere solo economico-finanziario, diretto alle imprese, ma
anche e soprattutto infrastrutturale: quest'area della Sardegna
da troppo tempo subisce una forte penalizzazione sui servizi di
trasporto, su quelli sanitari e culturali. Senza questi assi
fondamentali, neanche i sostegni economici possono produrre
effetti positivi sullo sviluppo delle oltre 34.000 imprese della
circoscrizione della Camera di Commercio".
Le nuove imprese entrate in provincia nel gennaio 2022 sono 580,
di queste 360 appartengono al settore servizi e 220 al settore
industria. Sono alla ricerca di personale soprattutto le imprese
delle costruzioni con 120 addetti in entrata, seguite dalle
imprese del commercio con 90 addetti. Poi ci sono servizi alle
persone con 70 addetti richiesti, le industrie alimentari,
delle bevande e del tabacco con altri 70 addetti e altri 70
addetti richiedono i servizi di alloggio, ristorazione e servizi
turistici. "La filiera turistica provinciale riporta una timida
controtendenza rispetto all'andamento nazionale dove la nuova
ondata pandemica fa prevedere un calo del 14,6% nell'attivazione
dei contratti rispetto a dicembre", conclude Cicalò. (ANSA).