ROMA, 21 GIU - La più importante sfida dei prossimi anni per il mercato dell'energia sarà l'abbandono della tutela nel mercato dell'elettricità e del gas che dovrebbe scattare nel 2018. L'Autorità per l'energia si sta preparando a questo grande appuntamento mettendo a punto "un'offerta standard" con l'obiettivo della "comparabilità al 100% di almeno un'offerta standard di fornitura per ciascun venditore", assicurando la "concorrenza solo sul prezzo", come ha spiegato il presidente Guido Bortoni durante la relazione annuale al Parlamento.
Per aiutare il consumatore nella scelta del fornitore l'Autorità ha in mente un supporto "a tutele crescenti" nei diversi elementi contrattuali: quelli più complessi, come la messa in mora e la tempistica di sospensione della fornitura, avranno clausole rigide per tutelare i consumatori più deboli, mentre ci saranno una serie di aspetti che potranno essere negoziati in condizioni di parità dal consumatore a partire da proposte d'ufficio dell'Autorità, la cosiddetta tutela soft. Un altro strumento individuato dall'Autorità per accompagnare in modo morbido il processo di liberalizzazione è quello della 'Tutela Simile' che entrerà in vigore dall'inizio del 2017: si tratta di un'opportunità "erogata da alcuni operatori attivi nel mercato libero che volontariamente ospitano nel proprio menu delle offerte anche quella standard definita dall'Autorità, comprensiva di una struttura (non dei livelli) dei prezzi". Per Bortoni questa "rappresenta un vero e proprio ponte che accompagna i clienti finali, volontariamente aderenti ad essa, verso forme di fornitura e soggetti erogatori tipici del mercato libero. Il ponte assicura, oltre a una capacitazione accresciuta del cliente medio, una speciale vigilanza dell'Autorità e, nel contempo, manda segnali di affidabilità sull'operatore del mercato libero che si vincola a erogare la Tutela simile secondo il contratto standard".
Nel corso della relazione, Bortoni ha anche fatto il punto sui consumi di energia, finalmente in crescita del 3,2% (un'inversione del trend degli ultimi quattro anni), e sui prezzi: per la luce le famiglie che hanno consumi medio-bassi pagano meno che negli altri Paesi europei, ma l'industria sopporta ancora un aggravio del 20%. Per il gas, invece, i prezzi italiani sono più alti, ma a pesare è molto anche il fisco.
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