“La sfida della transizione ecologica, ambientale ed energetica minaccia di disarticolare e di modificare quella realtà di Paese industriale e produttivo, quindi di Paese che gode di un relativo benessere a livello mondiale, a cui siamo abituati. Stiamo assistendo a un cambiamento epocale. La sfida vera è stare in questo cambiamento mantenendo gli standard produttivi e la capacità produttiva, l’innovazione tecnologica che oggi caratterizza la nostra manifattura, la qualità, l’export italiano e il Made in Italy per permettere ai nostri figli di proseguire come noi stiamo proseguendo”. Lo ha detto Gianluca Benamati, parlamentare del Partito democratico, intervenendo ai lavori dell'assemblea dell'Airp (Associazione italiana ricostruttori pneumatici) in corso a Imola (Bologna). Con riferimento al mondo dell'automotive, avverte Benamati, "il problema vero è trascinare la filiera nella nuova visione della mobilità". E in questo senso un ruolo di spicco può giocarlo anche il comparto nel pneumatico ricostruito: "È un modo molto intelligente, efficace e importante per contribuire a questo sforzo nell’ottica dell’economia circolare. Credo anche da questo punto di vista che uno sforzo, come ha stabilito una recente norma di legge, debba essere fatto in primis dalle pubbliche amministrazioni nei loro acquisti riservando una quota degli acquisti a questo tipo di prodotto". La norma, di cui Benamati è stato il promotore più di spicco, vincola amministrazioni statali, regionali e locali e gestori di servizi di pubblica utilità pubblici e privati a riservare ai pneumatici ricostruiti almeno il 30% degli acquisti di pneumatici di ricambio.
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Michelin