NAPOLI - "Studi indicano differenze tra il farmaco brand e gli altri". Così Diego Centonze, professore dell'Università Tor Vergata di Roma, parla di farmaci brand e generici a confronto, utilizzati nella cura della sclerosi multipla, nel corso del simposio "Sostituibilità e continuità terapeutica: basi biologiche e metodologiche dei criteri di intercambiabilità", organizzato da Teva a Napoli.
Sono farmaci che "inducono la produzione di anticorpi". "Per il farmaco brand, il Copaxone, la produzione fa parte del meccanismo d'azione - ha affermato - ma la differenza strutturale non ci permette di esprimere considerazioni rassicuranti rispetto alla omogeneità della risposta immunitaria".
"Per la complessità della molecola e il legame imprescindibile tra qualità e processo di produzione, che è differente da quello di Teva - ha sottolineato - tutti i test analitici, anche i più sofisticati, hanno dimostrato che qualsiasi farmaco generico approvato differisce dal Copaxone".
"Poiché questa differente composizione potrebbe tradursi in un differente profilo di immunogenicità - ha concluso - è cruciale assicurarsi, mediante appropriati test clinici,che qualsiasi generico presenti un profilo di immunogencità a lungo termine comparabile a quello di Copaxone".
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