MILANO - Gli italiani temono i rischi che l'industria 4.0 e l'"on demand economy" potranno produrre sul loro lavoro ma meno che nel resto d'Europa. E' quanto evidenzia il Rapporto Coop 2017. In Italia, sottolinea lo studio, "solo" il 70% si dichiara preoccupato a fronte del 90% degli spagnoli, del 74% di tedeschi e del 73% di francesi. Ciò a cui aspirano gli italiani è un lavoro più smart, con maggiore flessibilità oraria, che consenta di lavorare da casa e lasci spazio alla partecipazione e a nuove forme di welfare aziendale.
Tra le forme di lavoro più innovative il Rapporto ha esaminato in via sperimentale alcune forme di economia dei "lavoretti". La "gig economy", emerge dall'analisi, se opportunamente regolamentata può diventare un'utile integrazione al reddito per le famiglie.
Ormai "padroni" dei social network, i nuovi italiani attendono impazienti l'arrivo delle tecnologie di prossima generazione. Primi in Europa per la voglia di provare l'auto a guida autonoma (il 49% non avrebbe problemi a viaggiarci), il 68% sarebbe addirittura disposto a farsi curare da un robot piuttosto che da un medico.
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