(ANSA) - ROMA, 08 LUG - Invocano "pari dignità" nei
provvedimenti contenenti misure di sostegno al reddito (una su
tutte la concessione del contributo a fondo perduto del decreto
rilancio), al pari delle imprese in difficoltà, perché "la
pandemia non ha risparmiato noi professionisti", che "siamo una
risorsa" e, "se ci fermiamo, si ferma buona parte del
sistema-Paese". Sono i giovani esponenti di diverse categorie di
iscritti ad Ordini e Collegi (e alle Casse di previdenza
private), che stanno inscenando dalle ore 15, dinanzi a palazzo
Montecitorio, un 'sit-in' per far sentire la propria voce e
consegnare alla politica un 'Manifesto' con proposte e
rivendicazioni. E non mancano le cifre: i professionisti
ordinistici, sottolineano, "sono attualmente più di 2,3 milioni
e rappresentano una parte rilevante del mercato del lavoro
italiano, contribuendo alla formazione del 14% del Prodotto
interno lordo (Pil)", e di questi, evidenziano i promotori della
protesta, "i giovani sono il 40%", una "molteplicità di
competenze al servizio delle comunità territoriali e del Paese
tutto, e abbiamo affrontato il 'lockdown' in prima linea nella
gestione dell'emergenza", aggiungono. A scendere in piazza,
delegazioni guidate da presidenti di sindacati e coordinatori di
associazioni della componente giovanile di architetti (Erika
Morbelli), assistenti sociali (Maria Rosaria Astarita), avvocati
(Antonio De Angelis), consulenti del lavoro (Fabrizio Bontempo),
geometri (Luca Bini), ingegneri (Anna Porro), notai (Alberto
Chiosi) e periti industriali (Michele Savron). (ANSA).