(ANSA) - ROMA, 12 APR - "Non vi è dubbio che i
professionisti siano particolarmente coinvolti nella gestione
del Terzo settore" e, nello specifico, poi, "la nostra categoria
è chiamata a convivere quotidianamente con le organizzazioni non
lucrative a partire dalla loro costituzione, per arrivare
all'amministrazione e alla gestione, alla rendicontazione
finanziaria e non finanziaria, all'attività di vigilanza e alla
revisione, alle operazioni straordinarie, al trattamento
fiscale: in sintesi, dove c'è un Ente non lucrativo, o meglio -
visto anche l'ambito di riferimento del Codice del Terzo settore
- dove c'è un ente del Terzo settore, abbiamo almeno un
commercialista". A dirlo il presidente del Consiglio nazionale
dei commercialisti, Massimo Miani, aprendo questa mattina, a
Roma, i lavori del convegno sul Terzo settore, cui partecipano
rappresentanti dell'Avvocatura e del Notariato. "Alcuni aspetti
della riforma - sono sicuramente da migliorare" ed "era
ampiamente da aspettarselo: una disciplina che riconduce a
sistema una serie di norme estremamente 'frastagliate' e
dedicate a specifiche figure, comporta sicuramente aggiustamenti
in corso d'opera.
Per correggere alcuni aspetti tecnici - chiude il vertice dei
commercialisti - l'ultimo Consiglio dei ministri della passata
legislatura ha approvato taluni emendamenti, che dovranno essere
licenziati dal nuovo futuro Governo, dopo il debito passaggio
presso le camere. Attendiamo, considerando che il termine per
l'approvazione dei decreti correttivi è il 3 agosto 2018".
(ANSA).