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Libri

Il Brasile, terra del futuro

Viaggio di un grande Paese dalla crisi alla crescita economica

LORENZO TRAPASSI "LA TERRA DEL FUTURO. IL BRASILE DALLA CRISI ALLA CRESCITA ECONOMICA" (LUISS UNIVERSITY PRESS, PP. 127, EURO 16,50) - Esiste al mondo un Paese che, nella sua storia recente, ha saputo trasformarsi da Paese in via di sviluppo a media potenza globale, ritagliandosi un ruolo da protagonista, sia pure con alti e bassi, sulla scena internazionale. E' il Brasile che a cavallo fra gli anni '90 del Novecento e i primi del Duemila ha completamente cambiato la sua posizione geopolitica, diventando un attore sempre più assertivo nello scenario geopolitico, membro del club dei BRICS, promotore dei processi di integrazione sudamericani, organizzatore di grandi eventi sportivi e aspirante a un seggio permanente al Consiglio di Sicurezza dell'ONU.
    La storia di questa trasformazione del Brasile, tanto rapida quanto unica nel panorama internazionale, la racconta Lorenzo Trapassi, diplomatico attualmente in servizio all'Ambasciata d'Italia a Berlino ma che ha lavorato in precedenza per quattro anni all'Ambasciata a Brasilia, diventando un conoscitore e anche un appassionato sostenitore del Brasile. Il libro parla di come il Brasile sia in grado non soltanto di uscire dalle crisi, ma anche di assumere posizioni internazionali rafforzate e di presentarsi quale partner strategico per molte delle tematiche al centro del dibattito globale. Dal cambiamento climatico alla protezione della biodiversità, dalla promozione dei diritti umani alla pace e alla sicurezza internazionale, non vi è una delle sfide più pressanti per il mondo dei nostri giorni in cui il Brasile non sia in grado di dire la sua, con autorevolezza e costruttività, accreditandosi come un partner irrinunciabile per ogni iniziativa multilaterale che aspiri ad essere di lungo respiro e superi le logiche politiche del momento.
    "Il Brasile è il quinto Paese al mondo per popolazione e per estensione - prosegue Trapassi - ed è comprensibile che, dopo secoli di retaggio coloniale, alcuni squilibri interni restino ancora da colmare. Ma non dobbiamo dimenticare che non vi è alcun altro Paese che, nel giro di pochi anni, abbia riscattato così tanti cittadini dalla miseria".
    Le politiche di contrasto alla fame e di inclusione sociale che il Brasile ha implementato negli ultimi trent'anni e che sono tuttora in corso lo rendono infatti una vera e propria "success story" sulla scena internazionale. Oggi il Paese appartiene a pieno titolo al ristretto numero delle grandi democrazie multirazziali e multiconfessionali, caratterizzate da istituzioni interne solide, da alternanza al governo di differenti coalizioni politiche e da scelte di politica estera ispirate alla rinuncia all'uso della forza, al buon vicinato e alla cooperazione allo sviluppo a beneficio di popolazioni meno fortunate. Questi successi interni, spiega il saggio di Trapassi, hanno rafforzato la credibilità del Brasile all'interno dei grandi consessi internazionali. Senza contare che le immense risorse naturali del Brasile e l'ampiezza del suo mercato interno lo mettono al centro delle strategie industriali e di investimento dei grandi portafogli internazionali, in un mondo sempre più affamato di materie prime e di beni alimentari.
    Se i Paesi più industrializzati e l'Unione Europea in primo luogo vorranno davvero impegnarsi per vincere le sfide dei nostri tempi e rendere il mondo un luogo più sicuro, inclusivo e rispettoso delle esigenze ambientali, il Brasile dovrà necessariamente fare parte dei tavoli attorno ai quali riunirsi per prendere le decisioni che contano.

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