BARI - Una band di pizzica salentina impegnata in un fallimentare tour fra sagre, fiere e feste padronali e due profughi tunisini, appena sbarcati casualmente insieme sulle coste pugliesi, pronti a continuare il loro disperato viaggio verso la libertà. E' quello che propone 'Taranta on the Road' di Salvatore Allocca in concorso oggi al Bif&st nella categoria opere prime e seconde.
Il film che arriverà in sala dal 18 maggio con Draka Distribution mette insieme questa armata Brancaleone in un viaggio dove ognuno si troverà costretto riconsiderare se stesso e le proprie scelte, soprattutto perché, tra musica, sorrisi, speranze, lacrime e rivelazioni, nulla andrà come previsto. Nel cast Nabiha Akkari (nel cast di Happy End di Michael Haneke in concorso al prossimo Festival di Cannes), Helmi Dridi (Il Principe del deserto), Alessio Vassallo (Il giorno più bello, In guerra per amore, Il giovane Montalbano) e Bianca Nappi (Mine vaganti, Magnifica presenza, La mia famiglia a soqquadro).
Ci troviamo alla vigilia della primavera Araba del 2011, Amira (Akkari) e Tarek (Dridi), due migranti tunisini senza niente in comune, raggiungono la costa italiana. Per caso, si ritrovano entrambi a chiedere aiuto ad una band salentina che li scambia per una coppia in attesa di un figlio, decidendo così di aiutarli a raggiungere la Francia. "Partendo dall'attualità dell'immigrazione clandestina dai paesi del Nord Africa verso l'Italia - spiega il regista di Come trovare nel modo giusto l'uomo sbagliato - il film ha come tema portante il conflitto che talvolta si genera tra il bisogno di realizzare le proprie ambizioni personali e la necessità di vivere con pienezza la vita, anche quando questi traguardi non sono stati ancora raggiunti. Un conflitto tra due aspetti fondamentali dell'esistenza umana che porta spesso a creare degli ordini di priorità sbagliati e a dimenticare quanto è importante saper vivere la propria vita fino in fondo, sempre e comunque".
E tutto questo anche grazie al potere della musica.
"La pizzica - come si vede nel film - serviva guarire le donne morse da un grosso ragno che si chiama Taranta... le vittime erano sempre giovani donne... loro ballavano, ballavano, forti, indiavolate, perché la musica le guariva e le liberava".
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