TORINO - "Un simbolo assoluto di immortalità culturale". Giulio Filippo Bolaffi, presidente e amministratore delegato di Aste Bolaffi, descrive così la medaglia Premio Nobel assegnata a Salvatore Quasimodo nel 1959 che sarà messa all'incanto il 2 dicembre. "A oltre mezzo secolo dalla consegna del riconoscimento - sottolinea Bolaffi - la famiglia Quasimodo ci ha offerto la possibilità di rendere onore a questo grande uomo per una seconda volta. Chi acquisirà il suo Nobel - aggiunge - oltre ad aggiudicarsi un tassello della storia della letteratura del Novecento, si assicurerà un simbolo assoluto di immortalità culturale".
"Nell'attività di una casa d'aste non sempre gli oggetti più cari sono i più importanti - aggiunge Bolaffi - e non sempre i più rari sono i più combattuti. Ma sono quasi sempre gli oggetti unici quelli che lasciano un segno indelebile, per questo sono onorato che alla nostra maison sia stato affidato un oggetto, il massimo riconoscimento mondiale al mondo, di cui esistono pochissimi esemplari".
Per l'occasione Aste Bolaffi ha anche realizzato una monografia che "ripercorre le gesta del grande letterato italiano, ricostruisce la storia di come si giunse al riconoscimento e dimostra non solo l'unicità del premio, ma anche il grande valore dei documenti che la corredano".
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