BONIFACIO - Principio di insularità nella Costituzione italiana e più autonomia rispetto alla Carta costituzionale francese: due battaglie parallele oggetto a Bonifacio dei lavori della terza sessione della Consulta permanente sardo-corsa insediata ad Ajaccio l'8 luglio 2016. Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ha "raccontato" l'impegno profuso quest'anno dal Comitato per l'insularità, prima con la richiesta di referendum per l'inserimento nella Carta - bocciata dall'ufficio regionale del Referendum - poi con la proposta di legge di iniziativa popolare depositata in Cassazione e per la quale servono 70mila firme. "Rilancio con convinzione il tema della insularità - ha detto Ganau - insieme con l'obiettivo della Consulta di aprire una interlocuzione diretta con l'Unione europea per vedere realizzato un diritto fondamentale e irrinunciabile per i sardi e per i corsi". I capigruppo, in particolare Attilio Dedoni (Rif) e Gianfranco Congiu (PdS), hanno rilanciato la macroregione mediterranea tra le 2 isole. Dall'altra parte c'è la rivendicazione dei corsi che allo Stato centrale richiedono di vedere riconosciuti maggiori poteri, più risorse e funzioni attraverso il riconoscimento dell'Isola nella Carta francese. Non è una strada facile e anche oggi a Bonifacio la delegazione di capigruppo dell'Assemblea corsa, in particolare gli esponenti delle forze politiche autonomiste (al governo della Regione), ha descritto lo "stallo" delle trattative con Parigi, sul delicato tema delle riforme costituzionali. "Siamo molto lontani dall'obiettivo - ha ammesso il presidente dell'assemblea corsa Jean Guy Talamoni - purtroppo il dialogo con lo Stato francese non ha ancora dato alcun risultato". Sulla materia, all'ordine del giorno ci sono le proposte di articoli dei gruppi dell'Assemblea della Corsica e il rapporto della commissione Tomasi per l'evoluzione statutaria della Corsica.
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Consiglio Regionale Sardegna