TRENTO - L'elemento discriminante per la mobilità sociale dei figli degli immigrati è rappresentato dall'istruzione, che è fondamentale per la mobilità verso l'alto. Lo ha affermato la sociologa Lucinda Platt, della London School of Economics presentando al Festival dell'economia di Trento i risultati di 12 anni di lavoro nel Regno Unito.
"E' questo - ha sottolineato - il modo attraverso il quale i migranti hanno successo, spesso però non è sufficiente per evitare un rischio di disoccupazione maggiore. Vediamo anzi che l'elevata istruzione, a volte, non si traduce in analoghi risultati sotto il profilo occupazionale. Forse, quindi, la classe sociale conta più dell'etnia". Secondo Platt, "per capire la posizione delle minoranze etniche, dobbiamo considerare le famiglie di origine e il contesto che si trovano ad affrontare", vi sono ovvero situazioni differenti a seconda dei gruppi e diversa mobilità sociale, sia in alto che in basso".
"Analizzando i dati - ha poi detto Platt - vediamo che c'è, effettivamente, una mobilità verso l'alto dei gruppi di migranti, rispetto alle origini svantaggiate, ma non esiste un elemento di protezione per la seconda generazione rispetto alla mobilità verso il basso".
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