L'esigenza di riconoscere penalmente la gravità del reato ambientale, ma anche la necessità insegnare ai più giovani la cultura del rispetto ambientale per arrivare a una società a rifiuti zero, sono i temi al centro del convegno 'Riciclo dei rifiuti, da emergenza ambientale ad opportunità di crescita per il Mezzogiorno e la Puglia', che si è tenuto oggi nella Fiera del Levante, a Bari, alla presenza, tra gli altri, del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, e del presidente Regione Puglia, Nichi Vendola.
"All'attenzione del semestre europeo a guida italiana", ha sottolineato Galletti, da una parte c'è la strategia per "un'affermazione della raccolta differenziata", e dall'altra il voler "fare in modo che i rifiuti siano sempre meno". Perché "il punto di arrivo, e questo dice il documento europeo che stiamo valutando", ha precisato il ministro, "è arrivare a una società a rifiuti zero". Ma se questo è "l'obiettivo primario", intanto c'è "l'emergenza da affrontare". E una delle maniere per farlo, secondo Galletti, "è un cambio di mentalità culturale" che "consideri il rifiuto non più come un problema ma come una opportunità". "Questo - ha ricordato - capita già in varie parti d'Italia" e "bisogna che cominciamo a esportare queste buone pratiche" laddove non ci sono. Anche per Vendola "il vero rifiuto da seppellire è il quello culturale che abbiamo tutti noi a capire che sotto la parola rifiuti c'è materia" che, se "recuperata e riciclata, si può trasformare in ricchezza". Ma prima di tutto, ha sottolineato il governatore pugliese, "bisognerebbe cominciare a dire che un reato ambientale è peggio di un furto alla proprietà privata, perché è un furto a un bene comune, ai diritti delle future generazioni". Anche in Puglia, "come tutte le altre regioni italiane", ha ricordato, "siamo stati interessati da fenomeni di smaltimento illecito" e per questo "chiediamo che la polizia ecologica sia dotata di una strumentazione repressiva adeguata". Invece ancora oggi, ha concluso, "i reati ambientali vengono considerati reati bagatellari e puniti con le contravvenzioni".
In collaborazione con: