MILANO - Classe 1963, romano con cinque figli, Fabrizio di Amato inizia a lavorare a 15 anni, durante il periodo estivo, e a 19 anni crea una sua società specializzata in impiantistica. "Ho sempre lavorato duro fin da quando ero un adolescente", rinunciando ai divertimenti di quell'età, racconta il presidente e fondatore di Maire Tecnimont, Di Amato, che ha sempre avuto un obiettivo: quello di "costruire una realtà imprenditoriale di eccellenza".
Negli anni, la sua piccola società legata al territorio laziale comincia a crescere, sia per linee interne che acquisendo una serie di aziende italiane, fino ad arrivare - nel 2004 - all'acquisizione di Fiat Engineering, la divisione costruzioni e impianti del gruppo automobilistico, destinata a diventare in seguito Maire Engineering. Da lì parte "un forte cambiamento, un'evoluzione", spiega Di Amato, ricordando che l'anno successivo avviene l'acquisizione dalla Edison di Tecnimont, che rischiava di finire in mani giapponesi. In seguito a questa acquisizione, il gruppo espande le attività nel campo della petrolchimica e dell'Oil&Gas. Maire Tecnimont "nasce quindi dall'unione di queste due importanti realtà italiane nel mondo dell'engineering e del contracting: Fiat Engineering e Tecnimont", afferma il professor Maurizio Masi, durante la sua Laudatio, sottolineando che "partendo dalle dimensioni odierne del gruppo e ricordandone la storia si riesce a capire il contributo di Fabrizio Di Amato, che ne è stato il fondatore".
Nel 2007 Maire Tecnimont si quota in Borsa e dopo due anni mette a segno altre due importanti acquisizioni, che accrescono ulteriormente la matrice tecnologica del gruppo, che oggi è classificato tra i principali contractor attuvi su scala globale nella fornitura di tecnologie e nelle attività di ingegneria e realizzazione di grandi impianti industriali nell'oil&gas, petrolchimico e fertilizzanti. Con 8.400 persone, tra dipendenti e collaboratori tecnici, Maire Tecnimont opera in 40 nazioni con 50 società operative e realizza un fatturato di 3,5 miliardi di euro. E' inoltre titolare di 1.100 brevetti, ha una quota di mercato del 30% in termini di capacità installata di impianti di poliolefine su licenza di terzi ed è tra i leader nelle tecnologie per la produzione di idrogeno e del recupero zolfo. Fabrizio Di Amato svolge un ruolo attivo nel settore dell'ingegneria italiana: dal 2009 al 2011 è stato presidente di Animp (Associazione nazionale di impiantistica industriale). Nel maggio 2016 è stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
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Maire Tecnimont