Non solo brutte notizie dal settore turistico per la crisi legata al Covid, ma anche esperienze virtuose il cui volano principale è l'arte: l'esperienza di 'Risorgimarche' è stata presentata oggi durante la seconda giornata del Festival nazionale di Economia civile nel panel dal titolo 'Musica e turismo lento. La riscoperta dei vicoli e dei centri minori' al quale ha partecipato anche l'attore Neri Marcorè.
Il progetto, supportato dalle Banche di Credito cooperativo, ha portato nelle Marche oltre 300mila presenze in quattro anni. "E' un programma - ha spiegato Marcorè - giunto alla quarta edizione e nato sull'onda dei fatti tragici del terremoto del 2016. Già dall'anno scorso era stata modificata la natura del festival. I concerti maggiori, tipo quello di Jovanotti, erano stati affiancati anche da quelli in piccoli borghi per far conoscere ai turisti, con i propri occhi, i danni del terremoto. Quest'anno, non potendo sfruttare i grandi prati per l'emergenza Covid, abbiamo messo in luce proprio questi borghi, portandoli alla conoscenza dei più". Un modo anche per aiutare il settore dello spettacolo duramente colpito dall'emergenza Coronavirus.
"Il mondo dell'arte - ha aggiunto Marcorè - si è mosso da subito in questa emergenza, visto che il nostro lavoro non può fare a meno della comunicazione a vantaggio di se stessi e degli altri. Con i teatri chiusi ci siamo tutti riversati sui social e sul web: è stato un bisogno. L'economia, per fortuna, è ripartita anche nel nostro settore, portando vantaggio alle persone che lavorano dietro le quinte, troppo spesso dimenticate".
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