TORINO - Gli Stati generali dello Sport e del Benessere sono un organismo istituito con deliberazione dell'Ufficio di presidenza dell'Assemblea legislativa piemontese nel marzo 2015. Il loro obiettivo, spiega il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus, è quello di "chiamare alle proprie responsabilità gli amministratori pubblici del territorio sulla necessità di avviare percorsi che facciano dell'attività fisica il farmaco a costo zero per vivere meglio e più a lungo".
A meno di un anno dall'inizio dell'attuale legislatura e nell'anno di Torino Capitale dello sport, l'Assemblea piemontese pose dunque l'attenzione su temi come lo stile di vita e la corretta alimentazione, la promozione della pratica sportiva, il contrasto di fenomeni come il drop-out e il doping, i mezzi per facilitare l'accesso alle attività sportive per le fasce deboli.
"Non sfugge più a nessuno - afferma Laus - l'esigenza di intervenire in modo più persuasivo sulla cultura della salute legata all'attività sportiva, un tema che ancora in troppi pensano non li riguardi direttamente. Spetta soprattutto alle sindache e ai sindaci, in quanto soggetti rappresentativi delle comunità locali, assumere la responsabilità e l'impegno nella diffusione di tali valori. Naturalmente coadiuvati da tutti gli altri soggetti del territorio in una comune sinergia, promossa appunto dagli Stati generali dello sport e del benessere".
L'organismo ha un Consiglio rappresentativo del territorio che definisce gli indirizzi generali, e un più ristretto Comitato esecutivo che presenta il piano annuale e definisce gli indirizzi per l'organizzazione delle iniziative, attuando le decisioni del Consiglio. Nel Consiglio figurano i sindaci dei Comuni piemontesi a preminente vocazione sportiva. Il Comitato esecutivo invece è composto dal presidente del Consiglio regionale, che lo presiede, dagli assessori regionali allo Sport, alla Sanità, e all'Istruzione, dai rappresentanti del Coni regionale e della Suism, la facoltà di Scienze motorie dell'Università di Torino.
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