ROMA - Per Snaitech, primo operatore in Italia nel betting retail e secondo nel comparto degli apparecchi da intrattenimento, il primo semestre del 2017 "ha confermato i risultati positivi del 2016", ma ha anche visto "dopo molti anni, il ritorno all'utile (+2 milioni di euro di risultato netto contro i -0,4 milioni del 2015) e il debito in miglioramento di 50 milioni di euro". A comunicarlo è la stessa società, in una nota diffusa in occasione della presentazione del Rapporto di Cittadinanza 2016 di Snaitech, un innovativo strumento di rendicontazione sociale che approfondisce il concetto di cittadinanza d'impresa e i diritti e doveri a esso connessi.
Le imprese che operano nel comparto dei giochi danno lavoro a oltre 150.000 addetti e assicurano allo Stato un gettito erariale di circa 10 miliardi di euro l'anno", ha spiegato Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech, durante l’evento.
Il Rapporto di Cittadinanza 2016 presentato da Snaitech restituisce anche un puntuale quadro economico-finanziario della società, che nel 2016 ha vissuto un anno di grande evoluzione in seguito al consolidamento della fusione tra Snai e il Gruppo Cogemat/Cogetech. Operazione che ha dato vita a Snaitech, primo operatore sul mercato italiano nel comparto del betting retail, con il 24% del mercato, secondo nel segmento gaming machine (15%) e uno dei principali operatori del comparto dei giochi online.
Ad oggi, Snaitech impiega 1.131 dipendenti, a cui si aggiungono centinaia di dipendenti impiegati nei 1.606 punti vendita in concessione diretta e nei 601 Snaitech provider. Dai dati emerge come la fusione abbia dato vita a un gruppo superiore alla semplice somma delle parti. Nel 2016 la raccolta di Snaitech si è attestata a 9,9 miliardi di euro (+3,7% rispetto al 2015), i ricavi a 898 milioni (+10,2%) e l'Ebitda a 128,3 milioni (+12%). Questi segnali positivi "sono stati colti dal mercato, il titolo ha infatti raddoppiato il proprio valore nel giro di un anno, a testimonianza della fiducia che la strategia di Snaitech ha saputo generare", conclude la nota.
In collaborazione con: