TRENTO - Secondo protocollo d'intesa e accordo di collaborazione tra Provincia autonoma di Trento e presidenza del Consiglio dei ministri per il trasferimento a livello nazionale dello standard di processo 'Family Audit', approvato dalla Giunta provinciale di Trento. Protocollo e accordo saranno ufficialmente sottoscritti a Trento, al Palazzo della Provincia, nel pomeriggio del 4 dicembre ,nell'ambito di un evento a corollario del Festival della Famiglia 2014.
Ad apporre le firme sul documento saranno Franca Biondelli, sottosegretaria di Stato al ministero del lavoro e delle politiche sociali con delega alle politiche familiari, e Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento.
Il primo protocollo, sottoscritto l'8 novembre 2010, aveva dato inizio alla sperimentazione nazionale per l'attuazione dello standard Family Audit. L'iter affrontato da cinquanta organizzazioni ha portato 42 di esse ad acquisire la certificazione base nell'arco dell'anno 2013, impegnandosi a realizzare un proprio piano di attività, con l'obiettivo di creare misure a favore della conciliazione vita-lavoro.
Questo secondo Protocollo ribadisce l'interesse delle due istituzioni verso lo standard Family Audit, sia per potenziare il processo di diffusione a livello nazionale dei sistemi di certificazione aziendale e familiare, in conformità con quanto stabilito dal Piano nazionale per la famiglia, sia per promuovere il benessere familiare attraverso la realizzazione concreta e partecipata delle misure di conciliazione famiglia e lavoro all'interno delle organizzazioni pubbliche e private. La sperimentazione sarà sostenuta in forma paritetica dalla Presidenza del Consiglio e dalla Provincia autonoma di Trento.
In tempi di ristrettezze, sono stati ridotti del 20% i costi della certificazione e nella riduzione sono inclusi anche i compensi per i consulenti e i valutatori. Lo stanziamento complessivo della sperimentazione nazionale è pari a 450.000 euro. Il costo a carico del dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri è pari a 350.000 euro, quello a carico della Provincia autonoma di Trento è pari a 100.000 euro per l'intera durata dell'accordo.
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