TRENTO - Il Distretto famiglia, inteso come formula innovativa di nuova rete di attori pubblico-privati ideata in Trentino per creare intorno alla famiglia un nuovo sistema territoriale, nel giro di un anno potrà avvalersi di nuovi contratti pubblico-privati, in seguito alla recente riforma delle regole dei contratti pubblici approvata dall'Unione europea.
Ad affermarlo è stato il professor Michele Cozzio, docente alle facoltà di giurisprudenza dell'Università di Trento, nell'ambito dell'incontro "Partenariato per l'innovazione sociale e i distretti famiglia", evento collaterale della terza edizione del Festival della Famiglia.
Il contratto di rete permette ad operatori economici di consorziarsi e co-progettare nuove intese per creare una società mista pubblico-privato per la fornitura di servizi o di implementazione di infrastrutture ad altri soggetti in rete.
"Oggi il partneriato per l'innovazione - ha affermato Cozzio - è formalizzato dalle direttive comunitarie che attendono solo di essere recepite dagli Stati membri. In questo ambito la Provincia di Trento ha competenza primaria rispetto allo Stato italiano, e molto probabilmente sarà il primo territorio a livello nazionale ad anticipare queste nuove norme contrattuali 'formalizzandole con legge'. "Il partneriato per l'innovazione sociale è uno schema di contratto assolutamente nuovo - ha evidenziato Cozzio - grazie alla riforma delle regole europee sui contratti pubblici, e ci sarà entro un paio d'anni la possibilità di inserire le eventuali regole per i distretti della famiglia". "Un ruolo di apripista che non è nuovo per il Trentino - ha commentato il dirigente dell'Agenzia provinciale della Famiglia, Luciano Malfer - dopo l'ideazione della certificazione con il marchio Family audit e del marchio di territorio amico della famiglia per gli enti locali, ora anche i distretti della famiglia costituiscono non solo un modello da adottare, ma anche nuovi paradigmi di relazioni pubblico-private, nel campo dell'innovazione sociale". Oggi infatti sono oltre 60 i comuni trentini che si fregiano del titolo 'Family friendly', che sostanzialmente indica che in quella amministrazione comunale sono garantite misure per il benessere familiare che prevede non solo la conciliazione famiglia-lavoro per i dipendenti, ma anche servizi pubblici, infrastrutture e agevolazioni molteplici, come i voucher per le settimane estive per i bambini, Tagesmutter, congedi parentali.
All'incontro di oggi ha partecipato anche l'assessore alle politiche sociali del comune di Trento, Maria Chiara Franzoia, che ha sottolineato l'adesione del Comune allo standard Family audit e alla recente istituzione di Trento ,primo distretto urbano della famiglia.
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