TRENTO - La messa in campo di una strategia forte in risposta ai bisogni di conciliazione vita-lavoro può diventare una delle chiavi del rilancio economico del Paese. Il management aziendale, aperto ai temi della flessibilità organizzativa e al benessere lavorativo, può aumentare la capacità dell'azienda di attrarre personale qualificato e al contempo di ridurre l'assenteismo. A parlarne, al Festival della famiglia a Riva del Garda, in Trentino, specificando come il benessere familiare dei dipendenti possa essere una leva di sviluppo del profitto aziendale sono state Iliana Totaro responsabile di 'People care' di Enel spa di Roma e Manuela Macchi, responsabile della comunicazione di Holcim (Italia) spa di Milano. In particolare, a loro avviso, oltre ai servizi di welfare è proprio il 'Family audit' a rappresentare un vantaggio per realizzare nel concreto la responsabilità sociale di impresa.
Entrambe le relatrici sono state concordi sulla necessità di formazione del management per acquisire una nuova cultura d'impresa, anche per la comprensione del significato del tempo, oggi 'il vero capitale'. Dall'analisi è emerso anche che l'area di sviluppo delle risorse umane diventa significativa a riguardo.
"Aprire la conciliazione di più agli uomini - ha affermato Manuela Macchi - è il mio auspicio, così come il trasferimento dal Trentino alla Lombardia del sistema premiante del 'Family audit'. La nuova misura di conciliazione 'Registro provinciale co-manager' della Provincia di Trento è stata poi illustrata da Lucia Trettel, responsabile dell'ufficio Pari Opportunità del Trentino, che conta su un fondo pubblico di 25.000 euro. Il Registro co-manager consiste in una lista di nominativi alla quale può attingere una libera imprenditrice o una professionista autonoma nel caso in cui abbia bisogno di assentarsi dal lavoro per motivi di salute o per maternità per trovare una sostituta.
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