TRENTO - "Il Festival ha puntato a coinvolgere gli studenti. Questo perché è attraverso l'educazione e la formazione, fin dalla giovane età, delle nuove generazioni che si può raggiungere un'idea di conciliazione che non sia solo un problema delle donne, ma anche degli uomini e in generale di tutta la società". E' quanto evidenziato dall'assessora alle pari opportunità della Provincia autonoma di Trento, Sara Ferrari, in chiusura del Festival della famiglia, a Riva del Garda.
"Questo Festival, e quanto è emerso nei vari interventi - ha aggiunto - ha contributo a creare questa nuova cultura conciliativa e di equa suddivisione dei carichi di lavoro familiare". La chiusura del Festival è stata dedicata al ruolo delle istituzioni. Ne è emerso un quadro in cui non è più sufficiente ricondurre le politiche della conciliazione alle sole politiche del lavoro e delle pari opportunità, ma è inevitabile collocarle all'interno di una visione complessiva, che coinvolga l'insieme delle politiche attivate e attivabili a livello territoriale per creare un vero e proprio ecosistema della famiglia. Ne hanno parlato Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni familiari di Roma, il deputato Mario Sberna già presidente Associazione nazionale famiglie numerose, la prefetto Silvana Riccio, responsabile dell'Autorità di gestione Fondi Pac del ministero dell'Interno, Luciana Saccone, del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri.
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